ĀYURVEDA è un termine sanscrito composto da due vocaboli: ĀYUR e VEDA.
ĀYUR significa vita, longevità e VEDA significa conoscenza; ĀYURVEDA può essere perciò tradotto come conoscenza/scienza della vita.
Lo YOGA e l'ĀYURVEDA sono discipline strettamente connesse che hanno lo stesso retroterra filosofico: il SĀṂKHYA.
Lo yoga ha come finalità l'individuazione del Sè, ossia l'autorealizzazione, l'ĀYURVEDA si focalizza maggiormente sulla cura e prevenzione delle malattie e sul mantenimento della salute.
Tra le medicine correnti, l'ĀYURVEDA è quella con le origini più antiche. Le sue fonti letterarie sono numerose ma le principali si riassumono in tre grandi opere tuttora utilizzate:
1) CHARAKA SAMHITA, considerata l'opera più importante, descrive i concetti fondamentali che riguardano la medicina interna, il metodo per la diagnosi e prognosi e gli aspetti preventivi che includono la dieta, i regimi da adottare e i trattamenti curativi.
2) SUSHRUTA SAMHITA, si occupa degli aspetti che riguardano le tecniche chirurgiche e descrive oltre all'anatomia fisica il sistema dei NADI (correnti praniche) e dei punti vitali chiamati MARMA.
3) HRIDADYA ASTHANGA SAMHITA che sviluppa la conoscenza e l'applicazione della medicina ayurvedica.
Questi testi si presentano in lingua sanscrita e la loro forma attuale risale almeno a 1200 anni fa ma già negli antichi VEDA, la cui stesura risale al 4000 a.C. si trovano già molti concetti che fanno riferimento ai tre umori biologici (dosha) che come vedremo rappresentano i principi fondamentali per l'individuazione delle biotipologie costituzionali.